06
Mag

Equiseto fonte di preziosi minerali

L’Equisetum arvense viene considerato un “fossile vegetale”; è infatti una delle piante più antiche al mondo, appartenente alle pteridofite, insieme alle felci.
Il nome del genere Equisetum deriva da equus, che significa cavallo e saeta, ossia crine; da qui il nome popolare “coda di cavallo” alludendo alla somiglianza dei fusti e delle foglie alla criniera equina.
L’Equisetum arvense, è una pianta che gode di un’antichissima tradizione popolare, ma a partire dall’inizio del secolo scorso, è stata oggetto di numerosi studi clinici e farmacologici, che hanno permesso di dimostrare le sue proprietà diuretiche, emostatiche e rimineralizzanti.
Di grande importanza sono stati gli studi condotti dal dott. C. Gibelli sull’uso di Equiseto fresco, che hanno potuto mettere in evidenza anche un’attività emopoietica della pianta (capacità di favorire la formazione di emoglobina e quindi di globuli rossi).
Tuttavia, il grande successo a livello fitoterapico dell’Equiseto è dovuto alla sua proprietà rimineralizzante.
I fusti e le foglie della pianta sono infatti ricche in silicio organico.
Questo è un oligoelemento fondamentale per assicurare la solidità scheletrica, la plasticità della cartilagine e l’elasticità dei vasi e dei tessuti.
Proprio per questa proprietà l’Equiseto viene consigliato nell’alterazioni scheletriche nell’età di sviluppo, ma anche nell’artrosi, osteoporosi e nelle fratture.
Per uso esterno, la pianta trova impiego in preparati ad azione cicatrizzante e protettiva.
Estratti di Equiseto si ritrovano all’interno di prodotti cosmetici anti-ageing, poichè efficaci nel trattamento delle rughe e nel conferire elasticità alla pelle.

You are donating to : Greennature Foundation

How much would you like to donate?
$10 $20 $30
Would you like to make regular donations? I would like to make donation(s)
How many times would you like this to recur? (including this payment) *
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
paypalstripe
Loading...